La morte
Oggi parliamo di morte…
Alex
Lo so che la morte fa parte della vita, però ho paura che la morte possa essere dolorosa. Un’altra cosa che mi spaventa della morte è l’idea di non esserci più, di sparire, di non essere più nel mondo. Mi mancherebbe l’affetto dei cari, l’amore di una ragazza, la sensazione di essere presente, di esserci, di parlare… quello che mi chiedo è: dove si va quando si muore? Purtroppo ho visto mia nonna paterna e anche il mio prozio morire. Mi ha impressionato vederli così, immobili, senza vita, ci penso spesso. Siamo solo corpo? E la morte e la decomposizione mettono fine a tutto? Oppure c’è qualcosa che sopravvive? Andiamo in paradiso? All’inferno? Nella vita ho provato tanto dolore, per cui penso che anche la morte potrebbe essere dolorosa, ma forse è solo un andare via.
Maurizio
Sul fatto che bisogna andare di la non c’è santo che tenga, è pacifico, però penso che si soffra più da vivi che da morti. Vedere una persona in fin di vita ad esempio, vederla immobile e raggrinzita è una mazzata. È successo a me con mio padre: era una persona dinamica e piena di vita, che mi ha insegnato a sciare, nuotare e andare in bici e ora non c’è più. Mio padre mi ha insegnato anche ad occuparmi di apparecchi elettronici e anche se poi non ci siamo più frequentati è stato brutto ricevere la notizia della sua morte. Inizialmente non riuscivo a mangiare, il mio corpo rifiutava il cibo, sono riuscito a distrarmi solo uscendo in bici, non volevo neanche venire al centro diurno, ma poi mi sono convinto e stare in compagnia mi aiuta.
Andrea
Oggi ho ricevuto la notizia della morte di mia zia Maria. Mia zia è sempre stata una persona molto particolare: era difficile andare d’accordo con lei perché voleva controllare tutto e avere sempre ragione. Quando da bambino andavo al mare da lei si intrometteva nei giochi di noi bambini diventando molto antipatica. Ci terrorizzava con regole e punizioni assurde. All’epoca non capivo, ma ricordo per esempio che la mattina non si alzava dal letto e lasciava noi bambini in balia di noi stessi. Litigava sempre con suo marito ed era molto attaccata ai soldi e agli oggetti. Oggi credo che soffrisse di depressione a causa di un matrimonio sbagliato e di un ambiente di vita provinciale e meschino. Tutto il suo dolore mai affrontato le ha rovinato la salute al punto da causarne la morte. Forse in questo caso la morte è un sollievo.
Mario
Io penso positivo, non penso alla morte, preferisco vivere la vita serenamente, mi piace la compagnia e andare in vacanza da solo, tanto sono autonomo, sono preciso, faccio il viaggio in treno da solo, cerco di essere sereno, cerco di vivere pensando alle cose belle, sono una persona per bene, pulita, ascolto la musica e non voglio che nessuno mi stia addosso. Mi piace conoscere gente nuova, specie se sono donne… mi piace ballare e divertirmi.
A me la morte non piace: quando ero giovane ho perso i miei genitori uno dopo l’altro, è stato difficile per me, per fortuna c’erano i nonni. Quando sono morti anche loro è subentrata la zia Elsa, poi mia cugina Oriella e infine mia cugina Laura, per fortuna c’è sempre qualcuno che mi sostiene e non sono da solo. Quindi ripeto, non mi piace parlare di morte, preferisco avere la compagnia di persone per bene, che hanno fiducia in me, io voglio vivere come si deve, ho 64 anni e vado a ballare, vado spesso in vacanza a Loano e li sto bene perché mi conoscono tutti. La morte è l’ultimo dei miei pensieri: prima bisogna pensare a vivere, a star bene, a vivere in ottima salute.

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