Vi raccontiamo la storia di due amici, Harley e Davidson, costruttori dell’omonima motocicletta. Ebbene sì la moto che tutti conoscete si chiama così grazie ai cognomi dei suoi inventori.

A partire da una semplice bicicletta su cui montarono un motore, svilupparono il primo rudimentale modello della loro moto. Dopo alcune migliorie, riuscirono a venderla sul mercato e a partecipare a diverse gare. La concorrenza della moto INDIAN, da sempre unica nell’ambiente della competizione, fu messa in seria difficoltà in quanto la nostra moto vinse diverse gare. Questo modello di moto iniziò a piacere molto agli americani diventandone un simbolo anche grazie al film “Easy Rider” in cui i protagonisti giravano in moto l’America senza una meta precisa.

Gli appassionati di questo modello hanno iniziato a far nascere i clubs di centauri che si riconoscono dai loro bei gilet in pelle, arricchiti da vari stemmi colorati. I loro raduni sono caratterizzati da allegria e fratellanza nonostante vengano ricordati i cliché del passato in cui i motociclisti erano vissuti come persone pericolose.

Vogliamo ricordare a questo proposito che durante l’incendio nel traforo del Monte Bianco del 1999, Pierlucio Tinazzi detto “Spadino”, motociclista appassionato, salvò trasportando sulla sua moto sette persone salvando loro la vita. Purtroppo nell'impresa rimase vittima del rogo. Ogni anno viene ricordato come eroe con un raduno e con una commemorazione proprio qui in Valle d’Aosta.

LA STORIA DELLA MOTOCICLETTA HARLEY DAVIDSON