Lo scorso febbraio è atterrata su Marte la nuova sonda robot. Questo evento ci ha spinti a viaggiare con la fantasia: cosa porteremmo con noi sul pianeta rosso?

Mi chiamo Rosamunda. Sarei contenta di fare questa esperienza, è una grande occasione da non perdere. La vita in città a volte è monotona: l’autobus arriva sempre in ritardo, c’è sempre troppa gente per cui non riesco a sedermi. Sicuramente su Marte c’è molto spazio. Mi porterei la mia gatta, un divano comodo e un piatto di lasagne perché mi piace mangiare.

Mi chiamo Martire: a me piacerebbe andare su Marte per vedere un po’ com’è l’ambiente. Mi porterei delle amiche, un cagnolino, musica.

Mi chiamo Slinky e su Marte porterei una Lamborghini, una scorta di Don Perignon, un casco da football americano come cimelio e un libro di John Steinbeck.

Mi chiamo Pikachu. Io su Marte porterei un telefono, una ragazza, la mia famiglia, da bere e da mangiare. Mi porterei inoltre dei bei vestiti, qualcosa che mi permetta di ascoltare musica e le mie scarpe da atletica.

J. Ax. Su Marte mi porterei due pizze, una ragazza, tanta Coca Cola da bere, una Tv e un cd col meglio di J. Ax.

Mi chiamo Marco: porterei una radio, due racchette da tennis, un telescopio; mi porterei anche delle monete antiche.

Mi chiamo Spider e su Marte mi porterei una ragazza e un marchingegno che si apre come un castello gonfiabile e che mi rifornisca di tutti I beni primari e secondari in modo da avere una vita tranquilla.

Se andassi su Marte mi porterei